Gengive & sanguinamento
Nella maggior parte dei casi le gengive sanguinanti sono un segnale di un processo infiammatorio in atto (gengivite) sintomo, questo, da non sottovalutare, perchè può evolvere in una malattia degenerativa chiamata parodontite.
Le cause scatenanti sono perlopiù l'insufficiente igiene orale, che permette alla placca di depositarsi lungo il colletto dei denti, cioè nella zona di passaggio tra corona e radice, protetta e "sigillata" dalla gengiva. Oltre al sanguinamento, reso evidente da tracce rossastre nella saliva, è possibile notare un arrossamento del margine gengivale ed un gonfiore edematoso, soffice al tatto, delle stesse.
La prima cosa da fare per il sanguinamento gengivale è sottoporre questo sintomo all'attenzione del dentista. Una volta individuate le cause d'origine sarà lui stesso a consigliare il trattamento più idoneo.
Nelle infiammazioni acute, il dentista potrà consigliare appositi colluttori, alcuni molto efficaci e a breve ve ne parlerò.
Quando l'emorragia è piuttosto cospicua, può essere arrestata immergendo una garza in acqua molto fredda, per poi applicarla sulla gengiva sanguinante mantenendo una pressione costante per qualche minuto.
Durante i successivi spazzolamenti andrà usata particolare accortezza, sfruttando soprattutto l'azione igienizzante dei meno traumatici risciacqui. Va comunque evitato l'utilizzo di colluttori commerciali a base di alcol.
Il modo migliore per prevenire la comparsa di emorragie gengivali consiste in un'adeguata igiene orale, eseguita con uno spazzolino a setole morbide, affiancato da dentifrici poco aggressivi e specifici per gengive sanguinanti.
Oltre che su un corretto spazzolamento dopo ogni pasto principale, la prevenzione della gengivite e delle sue spiacevoli conseguenze si basa sull'utilizzo quotidiano del filo interdentale, sulla pulizia professionale ogni sei mesi
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